Dove nasce il nostro nome: il mito di Inanna
Inanna è la più importante Dea sumera dell’antica civiltà mesopotamica.
Dea dell’amore, della fecondità e della bellezza, Inanna è regina dei cieli e della terra. È anche Dea del grano, della guerra, e dell’amore sessuale.
Il mito di Inanna, e nello specifico il testo che narra la sua discesa agli Inferi, è intenso e ricco di letture e interpretazioni e racchiude significati a noi molto cari.
Tra le righe di questo racconto abbiamo letto la storia di quel viaggio interiore che ogni donna si trova a percorrere alle porte degli eventi della sua vita che la portano a dire addio alla sé esistita fino a quel momento, per abbracciare il cambiamento e sbocciare in una rinascita.
Quella di Inanna è una storia di accettazione delle proprie ombre, delle proprie paure, dei propri abissi. Una storia di nudità, in quanto perdita dei pregiudizi e delle costruzioni mentali che pesano su di noi, in quanto rinuncia delle proprie difese per poter intraprende il viaggio della conoscenza di sé. Una storia di perdono e amore. Una storia di morte e rinascita, nella ciclicità propria del femminile.